venerdì 6 agosto 2010

CAFFE' SOSPESO


A Napoli c’era un’abitudine di chi andava al bar per bere un caffè di pagarne due dicendo alla cassa: «Uno sospeso!». Il ”sospeso” era per chi non aveva soldi. Così, qualcuno, meno fortunato nella vita, passava e chiedeva avvicinandosi al bancone: «C’è un sospeso per me?». Un’usanza tutta partenopea che sollevava dall'imbarazzo il povero uomo che umilmente chiedeva il sospeso, assumendo un atto di solidarietà e comprensione da parte di chi ha di più e non dimentica chi ha di meno. Rendendo superfluo sapere a chi si offriva.
Molto in voga ai primi del 900 ma in disuso da qualche anno, forse per l'orgoglio di chi "povero ma onesto" preferiva non prendere il caffè piuttosto di chiedere un sospeso, sembra che questa usanza voglia riproporsi tanto da essere esportata anche a Firenze.
Visto! Non esportiamo solo monnezza ma anche solidarietà.


Il caffè sospeso 
 è anche il titolo dell'ultimo libro di 
Luciano De Crescenzo
che vi consiglio.

8 commenti:

zula73 ha detto...

Ciao.
Che bella iniziativa...non sapevo di tale usanza...
L'altruismo non è una sana abitudine ...purtroppo!!!
Accetto il consiglio e proverò a trovare il libro: ho sempre trovato Luciano De Crescenzo una persona simpatica e interessante.
A presto.
Nunzia

Lufantasygioie ha detto...

non c'è che dire....è una bella usanza.Speriamo solo che riprenda quota a Napoli ma non solo.

Gianni ha detto...

Per Zula73
Ciao, se non hai letto mai niente di L. De Crescenzo ti consiglio anche "Il dubbio".
Grazie per la visita e buon pomeriggio.

Gianni ha detto...

Per Lucia
Purtroppo non ci sono più le usanze di una volta, speriamo nel futuro.

Debora ha detto...

Non sapevo di questa usanza, ma la trovo davvero generosa..
Purtroppo come tutte le cose belle, è andata a sparire, ed è un gran bel peccato.
Io spero che il cuore delle persone generose torni ad essere in voga, ma non solo nella bellissima Napoli, ma anche nel resto del nostro bellissimo Paese, almeno per una volta a renderci orgogliosi di essere Italiani..

Gianni ha detto...

Per Debora
Giusto,che bella un'Italia più unita, più orgogliosa....Sembra che riusciamo a sventolare il tricolore solo per le partite di calcio. Vabbè più ottimismo.Contribuiamo e aspettiamo il futuro.
Ciao a presto, salutami Roberto.

Paola ha detto...

Ma è una cosa molto bella! speriamo che riprenda a Napoli e che anche altre località seguino l'esempio.De Crescenzo: è piacevole leggerlo: per esempio "Così parlò Bellavista" è molto divertente ed offre spunti per riflettere ; e vediamo di trovare anche quest'ultimo.
Di nuovo, ciao

Gianni ha detto...

Per paola
Si speriamo possa ritornare in voga.La lettura di De Crescenzo io la trovo per certi tratti sublime, riesce a parlare di grandi temi con ironia ma lasciandoti un senso.......della vita.
ciao a presto.

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