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lunedì 27 dicembre 2010

E' ARTE O NO ? L'Uomo è la misura di tutte le cose!

Siete appassionati di arte? O davanti a un quadro astratto dite "Questo lo sò fare anch'io". Se la risposta è si, non avete una forte estimazione per l'arte moderna. Sia chiaro a me piacciono tutte le forme di arte pittorica e non e mi sono fatto delle domande davanti ai concetti spaziali di Fontana.



Quando ti allontani dal figurativo che fa lavorare tanto gli occhi, vai verso opere che accendono anche il cervello, che sia chiaro non esiste un arte intelligente e una ignorante. Ci sono varie forme di arte che esigono da te dell'altro, oltre che il semplice sguardo. Di fondo c'è da dire che c'è qualcosa che ti piace e qualcosa no!
C'è un libro che può aiutarti a capire qualcosa in più. E' stato definito un libro che ridisegna una controstoria dell'arte post-moderna. Scritto da un professore di filosofia della Columbia University di New York
Arthur C.Danto "OLTRE IL BRILLO" (Christian Marinotti edizioni, curata da Monica Rotili)

Nella storia dell'arte moderna ci sono tante storie di errori di valutazione,rifiuti scambiati per arte o viceversa. Guardate questo video tratto dal film di
Luciano De Crescenzo, molto divertente ma che può far riflettere sull'argomento.

venerdì 6 agosto 2010

CAFFE' SOSPESO


A Napoli c’era un’abitudine di chi andava al bar per bere un caffè di pagarne due dicendo alla cassa: «Uno sospeso!». Il ”sospeso” era per chi non aveva soldi. Così, qualcuno, meno fortunato nella vita, passava e chiedeva avvicinandosi al bancone: «C’è un sospeso per me?». Un’usanza tutta partenopea che sollevava dall'imbarazzo il povero uomo che umilmente chiedeva il sospeso, assumendo un atto di solidarietà e comprensione da parte di chi ha di più e non dimentica chi ha di meno. Rendendo superfluo sapere a chi si offriva.
Molto in voga ai primi del 900 ma in disuso da qualche anno, forse per l'orgoglio di chi "povero ma onesto" preferiva non prendere il caffè piuttosto di chiedere un sospeso, sembra che questa usanza voglia riproporsi tanto da essere esportata anche a Firenze.
Visto! Non esportiamo solo monnezza ma anche solidarietà.


Il caffè sospeso 
 è anche il titolo dell'ultimo libro di 
Luciano De Crescenzo
che vi consiglio.

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